Castel Bolognese

Cittadina medioevale lungo la Via Emilia, dove a ceramica è industria, artigianato ed arte.

Il Museo all’aperto dedicato ad Angelo Biancini (1911-1988)-figura rappresentativa della scultura e dell’arte ceramica italiana del Novecento- vede le sue inconfondibili sculture in bronzo fondersi con i medioevali portici di tradizione bolognese, i palazzi tardo rinascimentali e le chiese settecentesche.

Il Molino Scodellino, costruito alla fine del 1300, ha un impianto di macinazione rinnovato nel 1935 ancora funzionante. Centro di documentazione con carattere di Museo etnografico, ha uno scopo didattico dimostrativo, ospita oggi mostre ed eventi culturali.

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Le eccellenze di Castel Bolognese

Molino Scodellino

Tra le particolarità del paese, custodite e valorizzate con grande attenzione dalla comunità, c’è l’antico Molino Scodellino, perfettamente restaurato ed ancora in funzione. È uno dei rari esempi ancora esistenti della serie dei mulini sorti nel 1300 lungo il canale che da essi ha preso il nome. Fu costruito sul finire del Trecento e inizio del Quattrocento e deve probabilmente il suo nome alla “scudella”, utilizzata dal mugnaio per la molitura.
La costruzione rustica, realizzata in mattoni a vista, mostra ancora oggi l’impianto impianto originario. Sull’altra sponda del canale, il molino si sviluppa con un secondo corpo di fabbrica che era adibito a granaio, databile al 1700. Al piano terra sono installate due macine di pietra.
In un secondo locale, si trovano un buratto ed una macchina pulitrice da grano denominata “tarara”. La costruzione di tali macchine si può far risalire alla fine dell’800, ma la loro installazione è da riferirsi al 1935, anno in cui fu operato un ammodernamento degli impianti.
Il molino pur non essendo più utilizzato è stato abitato fino a 25 anni fa.

Angelo Biancini

Lungo i viali, le piazze, in alcuni edifici pubblici e nelle chiese sono poste in bella mostra le opere di Angelo Biancini, scultore e ceramista nato e vissuto a Castel Bolognese e noto in Italia e all’estero per le sue creazioni. Si tratta di lavori in bronzo, appartenenti ai suoi eredi e affidati al suo tanto amato paese natale, che nel 1994 lo celebrò con una mostra di grande valore. Le opere che decorano e rendono preziosa Castel Bolognese rappresentano un ideale percorso attraverso la storia dell’arte di Biancini. Esse seguono la sua evoluzione artistica degli anni ’30 fino alla morte. Il grande pregio di questo museo all’aperto, che contribuisce a far conoscere e a valorizzare il talento di Biancini, è la perfetta integrazione fra arte e paesaggio. I suoi capolavori sono ormai divenuti parte integrante di Castel Bolognese.