Riolo Terme

Città d’acque, già note ai Romani per le loro preziose proprietà terapeutiche, le Terme di Riolo curano corpo e spirito con preziosi tesori naturali: le eccellenti acque medicali ed il finissimo fango sorgivo.

Il borgo, circondato da mura, è raccolto intorno alla Rocca Sforzesca, superbo esempio di fortificazione militare trecentesca che evoca lontane atmosfere, legate ai tempi in cui fu la leggendaria Caterina Sforza. Sempre nella Rocca, il Museo del Paesaggio dell’Appennino Faentino presenta reperti provenienti dal Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, di cui questo territorio fa parte.

Ambiente di grande interesse naturalistico, paesaggistico e storico archeologico, il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola nasconde un reticolo di oltre 200 grotte, alcune delle quali visitabili e con evidenti segni di frequentazione umana in epoche preistoriche, come la Grotta di Re Tiberio. In superficie, paesaggi spettacolari come la Riva di san Biagio, vette da cui si scorge il mare Adriatico come Monte Mauro ed una rete di sentieri di grande suggestione. Il parco è attraversato dall’Alta Via dei Parchi e dal Cammino di Sant’Antonio.

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Eventi alla Rocca di Riolo Terme

18 Luglio 2024 | 0:00 - 24 Luglio 2025 | 23:59

Tante le iniziative alla Rocca di Riolo.   Dal 22 luglio al 26 agosto INCONTRO DIVINO...

Le eccellenze di Riolo Terme

Scalogno di Romagna IGP

In quest’area lo Scalogno di Romagna I.G.P., ha trovato un habitat particolarmente favorevole, tanto che Riolo gli dedica anche una sagra, nel mese di luglio. Questo bulbo, che unisce le caratteristiche della cipolla, dell’aglio e del porro, è da sempre un protagonista della cucina locale: crudo, sottaceto o come condimento per la pasta, il suo aroma particolare esalta il gusto di ogni piatto.

Il colore bianco violaceo, distribuito sulla forma a fiaschetto è invitante e suggerisce gustosi antipasti estivi o robuste preparazioni autunnali.

E’ l’ideale inoltre per preparare ragù o come contorno delle pietanze, nelle versioni sottolio e sottaceto.

Attiva Città del Vino, Riolo Terme invita a percorrere la Via del Sangiovese che si snoda tra i Comuni di Faenza, Brisighella e Casola Valsenio.

La Saba (o Sapa)

Tra i prodotti agroalimentari tradizionali, la saba è la guarnizione e l’insaporitore ideale di frutta fresca e gelati di crema. Chiamata sapa nel cesenate e nel riminese, si ottiene dalla lenta cottura del mosto e sobbolle tra le dieci e le sedici ore fino a una riduzione di oltre 2/3 del volume iniziale. Si ricava da uve bianche – generalmente di varietà  Trebbiano – che vengono pigiate fresche e, durante la cottura dello sciroppo all’interno del paiolo di rame, si aggiungono delle noci con i gusci per evitare che il liquido si attacchi sul fondo.

Alle spalle ha una lunga tradizione che in parte ne conferma le origine antiche. È certo che la saba fosse utilizzata già in epoca romana (il nome deriva dal latino sàpor che significa sapore). Ne sono la prova ad esempio alcuni scritti del gastronomo Marco Gavio Apicio.

Il suo abbinamento perfetto è con il formaggio di Fossa, ma ottimi sono anche gli accostamenti con la polenta, con i dolci come la ciambella o spalmato su una piadina.
Quanto alle bevande, il genuino sapore della saba viene particolarmente esaltato se sorseggiato insieme a un calice di Sangiovese o di Albana passita.