Conselice , comune della provincia di Ravenna, è il risultato di tre centri abitati distinti: Conselice, (sede comunale), San Patrizio e Lavezzola.Dista non più di 50 km da tre dei principali centri dell’Emilia Romagna (tra cui il capoluogo bolognese), Conselice confina a nord con il comune ferrarese di Argenta e con quello ravennate di Alfonsine, ad est con il comune di Lugo, a sud-est con Massa Lombarda e ad ovest con il comune bolognese di Imola.

Nato come terreno lagunare, crocevia di importanti traffici che collegavano Imola al ramo meridionale del Po, Conselice si è sempre trovato protagonista della scena romagnola in veste di pianeggiante e fiorente comune, assai ricco, non solo di risorse, ma anche di opportunità. Conselice occupa un posto di rilievo per quello che riguarda sia l’economia (specie agricola) e la gastronomia locale a cui, specie negli ultimi anni, è stato dedicato un occhio di riguardo. Un ruolo fondamentale è poi svolto anche dal turismo che va via via incrementandosi soprattutto grazie alle numerose infrastrutture con cui il comune ha deciso di promuovere il proprio territorio.

Il clima  del comune, come quello delle altre città romagnole ed emiliane, è naturalmente influenzato, non solo dalla collocazione geografica nel senso della latitudine, bensì anche dalla distanza dal mare e dall’altitudine (6metri sul livello del mare). Il clima (zona climatica E), temperato, presenta divisioni abbastanza nette tra le stagioni con inverni relativamente rigidi ed estati calde; nelle stagioni intermedie, poi, si concentrano la maggior parte delle precipitazioni che, nei mesi invernali più rigidi, possono anche assumere carattere nevoso.

Le eccellenze di Conselice

I ranocchi di Conselice

I ranocchi di Conselice sono un prodotto tipico di questa zona della bassa ravennate.

In passato erano i ranocchiai a procurare le ranocchie alle abili azdòre che le cucinavano con amore e maestria. Questo mestiere ormai non esiste più. Ad ogni modo si ricorda ancora oggi come i ranocchiai fossero in grado di catturare le rane grazie ad un’esca fatta di straccetti e calze. Per catturare i piccoli animali si usava fare lunghi appostamenti con lume a carburo e ci si doveva servire di pazienza.